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AGEVOLAZIONI E CONTRIBUTI NEL 2024

AGEVOLAZIONI E CONTRIBUTI NEL 2024

Grazie ad agevolazioni e contributi, sostenere l’acquisto di un montascale per anziani o ristrutturare la propria abitazione per renderla accessibile può diventare molto meno gravoso dal punto di vista economico.
Acquistare un ausilio per disabili e anziani o ristrutturare la propria abitazione per abbattere le barriere architettoniche ora è certamente facilitato.
Un bonus fiscale espressamente dedicato (art. 119-ter DL 34/2020), permette di detrarre fino al 75% le spese sostenute fino al 31 dicembre del 2025.
Chi vuole installare un montascale per anziani o un servoscala a pedana per carrozzelle, un mini-ascensore o un ascensore condominiale oggi può farlo con serenità.

Il pagamento deve essere effettuato mediante bonifico bancario parlante e la causale del bonifico dovrà essere: art. 16-bis del TUIR rientrante nei bonifici riservati alle ristrutturazioni edilizie; nel bonifico andranno indicati il codice fiscale del beneficiario della detrazione e dell’impresa che effettua i lavori.
Le persone non residenti in Italia e le attività di impresa (soggetti IRPEF e IRES) non sono più contemplate tra i fruitori del bonus.
Le detrazioni vanno a coprire un tetto massimo di spesa di 50.000€ e prevedono un rimborso ripartito in 5 rate annuali, la prima delle quali restituita il primo anno d’acquisto.
Questa agevolazione si aggiunge alla detrazione già prevista, nella misura del 50%, per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche di cui all’art 16bis, e del TUIR oltre al Superbonus di cui all’art 119 del Decreto Rilancio, senza essere però vincolata all’effettuazione degli interventi “trainanti”.

Si ricorda che per l'acquisto di montascale, servoscala, sollevatori, piattaforme elevatrici, mini-ascensori, ascensori condominiali e ausili destinati alla mobilità di anziani e disabili è prevista un'aliquota agevolata del 4% (purché rispettosi delle norme previste nel DM n. 236/89).

 

Domanda di rimborso regionale riservata ai disabili ai sensi dell’art. 3, Legge n. 104/92

Attenzione: come riportato in una nota sul sito dell'Agenzia delle Entrate "La detrazione afferente il bonus fiscale per l’eliminazione delle barriere architettoniche non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% riservata ai cittadini disabili ai sensi dell’art. 3, Legge n. 104/92. Pertanto la detrazione del 19% spetta soltanto sulla eventuale parte di spesa eccedente la quota già agevolata con la detrazione".
Gli aventi diritto dovranno presentare apposita domanda scritta rivolta al Sindaco del Comune di residenza per essere inseriti in una specifica graduatoria.
I criteri di accessibilità ai contributi sono principalmente tre: il grado di disabilità, l’ordine cronologico della richiesta e l’ammontare del proprio reddito familiare.
Questa domanda dovrà essere tassativamente presentata in data anteriore all’acquisto e all’installazione dell’impianto (oppure ausilio) prescelto.

SCONTO IN FATTURA del 75%

Il Governo italiano dal 1° gennaio 2024 col Decreto Legge n. 212/2023 per meglio specificare l’ambito operativo circa la cessione del credito o lo sconto in fattura applicabile alle spese sostenute dal01.01.2024 ha aggiornato anche le norme attuative.

Possono usufruirne:

condomìni per interventi sulle parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
persone fisiche, per interventi su abitazioni unifamiliari / unità abitative in edifici plurifamiliari, a condizione che:
il contribuente sia proprietario / titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile;
l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale;
il contribuente abbia un reddito familiare di riferimento non superiore a € 15.000. (determinato secondo quanto previsto dal quoziente familiare introdotto per il superbonus). Tale requisito reddituale non è richiesto se nel nucleo familiare è presente un soggetto disabile ai sensi dell’art. 3, Legge n. 104/92.

Infine è utile ricordare che la cessione del credito o lo sconto in fattura si perfeziona solamente con apposita pratica telematica da farsi con l'Agenzia delle Entrate tramite intermediario abilitato che, in base a quanto previsto dalla normativa di riferimento, a seconda del ricorrere dei casi, dovrà rilasciare apposito visto di conformità (asseverazione).