Si dice che l'età anagrafica sia solo un dettaglio. Ad affermarlo sono tantissimi over 70 che, raggiunta quella che dovrebbe essere la terza giovinezza, riscoprono una voglia di vivere e un'energia forse mai sentita in precedenza. Sarà l'esperienza maturata negli anni oppure una maggiore consapevolezza di come funziona il mondo, sta di fatto che la vitalità di un "anziano giovane" spesso è incomparabile rispetto alla vitalità di un "giovane anziano".

Il tempo viene gestito meglio, organizzato e programmato in ogni minimo dettaglio, si ha la capacità di assaporare le piccole cose e di vivere con maggior vigore quella che è la propria giornata. Il pensionamento lascia spazio alla possibilità di coltivare le passioni e di seguire uno o più hobby e non manca chi, in virtù di una vita trascorsa fra sacrifici e rinunce, decide che è arrivato il momento giusto di godersi un po' la vita.

Viaggi, vacanze, trasferte sono solo alcune delle attività svolte dagli anziani giovani... Se salpare dal porto potrebbe risultare faticoso c'è sempre qualcuno pronto a imparare nuove cose.

Dall'altro lato i giovani anziani, una schiera di ragazzi e di adulti la cui vitalità si esaurisce all'interno di uno smartphone. Ovattati nelle loro cuffiette o immersi tra una chat e un post, la generazione di oggi è formata da persone che programmano la loro vita in nome di un valore chiamato social. Che poi di social ci sta ben poco visto che gli incontri non vanno al di là di uno schermo: basta parlarsi con un messaggio, rispondere ad un commento ed il gioco è fatto. Un'amicizia, un amore o un semplice interesse possono essere intrapresi anche solo su internet.

Ed ancora. La società moderna ci spinge a vivere secondo canoni strettamente legati al tempo ed alla moda. Il primo scorre troppo veloce e la seconda detta regole che spesso sembrano essere incomprensibili. Non basta seguire le proprie passioni per godere della soddisfazione che si prova nel realizzare un obiettivo, perché quello che conta è piacere agli altri e mantenere il passo con le tendenze del momento. E chi non riesce in questo intento rimane immobile dietro ad uno schermo con la speranza, un giorno, di coronare i propri sogni.

Come spiegare questa contraddizione, ossia giovani che si sentono anziani e anziani che riscoprono una nuova giovinezza?

Sicuramente il merito va al carattere, cioè alla capacità di saper condurre la propria vita non con atteggiamento passivo e indifferente, quanto invece con piglio attivo e partecipe.

Il carattere di una persona denota il temperamento, il comportamento che egli assume con sé stesso e con l'ambiente circostante. Un individuo può essere allegro, passionale, espansivo, altruista ma anche impassibile, introverso, pauroso o timido. Il carattere è quel tratto della personalità di ciascuno che ci contraddistingue dal resto delle persone, ma anche quella risposta agli stimoli esterni nell'interazione con la società. Il carattere di una persona si forma nel corso del tempo e può essere influenzato da diversi fattori quali l'esperienza (positiva o negativa), l'educazione e la comunità in cui si vive. Però il carattere può essere anche foggiato laddove capiamo che qualcosa non va. Il carattere è il nostro biglietto da visita, una parte della nostra identità: racconta quello che noi siamo, ciò che pensiamo ma anche il nostro modo di concepire i rapporti sociali.

Il carattere influenza molto il nostro modo di pensare e ci fa percepire in maniera diversa la realtà che si presenta ai nostri occhi. Infatti sono tanti i giovani che vedono il loro futuro buio e senza via di uscita a differenza di molti adulti che riescono a trovate una soluzione anche al problema più complesso. Certamente l'esperienza gioca un ruolo fondamentale nell'affrontare gli ostacoli che la vita ci riserva, ma è anche vero che spesse volte tendiamo a dare peso a questioni che andrebbero esaminate con maggiore leggerezza.

Appunto, la leggerezza. Un anziano giovane è più propenso a vivere con facilità il proprio tempo dando maggiore importanza all'essenza delle cose anziché alle futilità delle questioni. Questo non significa vivere con superficialità le esperienze della vita quanto invece lasciare alle spalle tutto quello che è insignificante. Un anziano giovane tende a sottovalutare il pensiero degli altri prendendo in considerazione esclusivamente il proprio benessere e la necessità di vivere serenamente.

Molti giovani di oggi si rinchiudono nel loro mondo consapevoli che tale scelta sia la migliore soluzione per essere accettati dalla società. Si rinuncia al benessere, si predilige il sacrificio e l'omologazione è la via da percorrere per avere considerazione tra gli amici. I propri desideri, le ambizioni e le inclinazioni sono sottomesse in nome di un qualcosa che dura il tempo di un commento sui social e si finisce col confondere ciò che si desidera con quello che gli altri vogliono da noi. Un anziano giovane, viceversa, vuole affermarsi con il desiderio di cogliere l'attimo prima che l'attimo stesso fugga via. Questa cognizione permette alle persone di percepire il tempo non come qualcosa che passa e non può più essere recuperato, ma come un metro di misurazione per dar sfogo alle proprie inclinazioni. La vergogna si trasforma in necessità di vivere quello che la vita vuole offrire e la paura di apparire sbagliati viene sconfitta dal desiderio di godere del giorno in ogni minimo istante. È così che l'anziano giovane affronta la quotidianità: partecipare in maniera assoluta alle opportunità che si presentano.

L'uomo è protagonista della sua vita ed ha la possibilità di organizzarla sulla base dei propri bisogni. Il carattere, pur essendo difficile da cambiare, può benissimo essere plasmato affinché un giovane possa essere tale senza avere paura di sbagliare. L'anziano, in questo contesto, può aiutare molto ed insegnare che vivere non è rinunciare alle passioni: la giovinezza non è un fattore d'età ma un modo di concepire la realtà che ci circonda. Da un anziano giovane è possibile imparare tanto come ad esempio gestire meglio il tempo, beneficiare dei piccoli momenti, avere una visione del mondo che sia aperta all'accettazione dell'altro. Un anziano giovane sicuramente dirà che la nostra esistenza è preziosa e ogni suo singolo istante vale la pena di essere vissuto. Un anziano giovane dirà di riporre lo smartphone all'interno di un cassetto e di assaporare la bellezza di una passeggiata in riva al mare. Dirà altresì di combattere per un ideale, di rialzarsi ad ogni sconfitta e di impegnarsi con tutta la forza affinché il futuro possa essere migliore.