Quando l'anziano vive solo in casa, le principali problematiche inerenti la situazione riguardano la sicurezza e il contatto sociale.
Da un lato, le persone anziane sono spesso più fragili e, proprio perché si trovano in una situazione che li rende più indifesi, esposti a un pericolo maggiore, sia per quanto riguarda le condizioni di salute, sia per quel che attiene ad azioni, dirette o indirette, di soggetti con cattive intenzioni.
Inoltre, la solitudine è essa stessa un fattore di rischio, perché favorisce l'insorgere di stati depressivi e di un atteggiamento diffidente e pessimista nei confronti di se stessi e del mondo esterno.
In questo contesto, il contatto sociale tra l'anziano e gli altri dovrebbe essere sempre mantenuto, pur con i limiti dovuti a eventuali situazioni di disabilità o impossibilità oggettive.

Come affrontare il problema della sicurezza

Gli anziani che non hanno la possibilità di condividere la quotidianità con il coniuge, un compagno o persone di propria fiducia, vivono ogni giorno una serie di situazioni critiche; nel caso in cui si verificasse un incidente domestico, la problematica principale riguarda la modalità di soccorso. Ecco perché, da alcuni anni, importanti aziende che operano nel settore della sicurezza hanno elaborato una serie di dispositivi elettronici, ideati e progettati per gli anziani e che, indossati regolarmente, consentono di inviare, con la semplice pressione di un tasto con il dito, una richiesta di aiuto a uno o più contatti registrati nella memoria del dispositivo stesso. Si tratta di una soluzione che fa stare tranquilli i diretti interessati e anche i loro cari, i quali vedono attenuarsi la sensazione di pericolo incombente e preoccupazione, che nascono dal sapere il proprio parente solo e indifeso.
Anche i moderni dispositivi di allarme, con sensori posizionati in corrispondenza dei principali punti di accesso, come porte e finestre, costituiscono uno strumento di tutela della sicurezza delle persone anziane. L'importante è che tali impianti siano piuttosto semplici e immediati da attivare e disattivare, per consentire anche a chi non dispone di vista eccellente, ottima manualità e prontezza di riflessi di attivarli e disattivarli.
La questione relativa alla sicurezza per le persone anziane che vivono sole potrebbe essere affrontata anche in modo alternativo, strutturando l'abitazione secondo criteri personalizzati, in base alle reali esigenze di chi vi abita. In particolare, sarebbe opportuno eliminare utensili posti troppo in alto, dotare il bagno di una doccia specifica per anziani, con il piatto doccia filo muro e senza scalini, una seduta estraibile e un sistema di allarme posizionato nelle immediate vicinanze.
Molto spesso, i cambiamenti che andrebbero eseguiti nell'abitazione degli anziani che vivono soli non sono dispendiosi e faticosi, ma richiedono l'intervento di persone di fiducia, che sappiano individuare le manutenzioni da effettuare e gli aggiustamenti da implementare, eventualmente con l'ausilio di un bravo e coscienzioso artigiano.

Gli anziani che vivono soli e il contatto sociale

Per contatto sociale si intende il rapporto che una persona intrattiene con l'esterno, inteso in questo caso come complesso di relazioni umane.
Considerando che le persone anziane, con il passare del tempo e la diminuzione delle incombenze quotidiane, potrebbero tendere a perdere progressivamente il contatto con la realtà, specie se vivono sole, risulta di fondamentale importanza cercare di mantenere, per quanto possibile, un minimo di contatto sociale.
In questo periodo storico (scriviamo durante l'emergenza Covid-19), il distanziamento sociale costituisce una necessità che coinvolge tutti, indipendentemente dall'età; tuttavia, per le persone giovani e adulte, scongiurare l'isolamento è di sicuro più semplice che per un anziano, che nella maggior parte dei casi non è avvezzo ai mezzi di comunicazione come i social network.
Ecco che, per chi conduce un'esistenza solitaria, perché ha perso il proprio compagno di vita e vive solo, la necessità umana di socializzazione diventa sempre più difficile.
Ad oggi, sono molti gli anziani che sono assistiti, in modalità più o meno continuativa, da operatori e badanti che li supportano nell'espletamento dei bisogni primari. Interfacciarsi con persone di fiducia riveste un ruolo di primaria importanza nell'esistenza dell'anziano che vive solo, perché aiuta a costituire un nucleo primordiale di rapporti umani, di cui l'uomo ha bisogno in tutte le fasi della propria vita.
La necessità di intessere rapporti interpersonali è più acuta nelle persone che abitano da sole; l'effetto ambivalente che tale condizione determina nei soggetti coinvolti è quello di una generale diffidenza nei confronti del mondo esterno, associata tuttavia a un desiderio, talvolta represso, dei propri desideri di contatto e confronto, che potrebbe tramutarsi in episodi di eccessiva fiducia riguardo a persone sconosciute.
È il caso di anziani soli e che, spesso, non possono contare sul supporto costante di parenti o amici, e che cadono vittime di truffe o raggiri, da parte di figure poco raccomandabili ma che sanno fare leva proprio sui principali punti deboli.
Di fronte a un atteggiamento cortese e rassicurante, infatti, l'anziano che vive solo potrebbe essere spinto a riporre eccessiva fiducia in qualcuno che compare alla porta e che si finge armato solo di buone intenzioni, ma che in realtà domanda denaro in cambio di informazioni utili sulle utenze di luce e gas.