Buone notizie: la Legge di Bilancio 2023 ha prorogato il bonus per l’abbattimento di barriere architettoniche, vale a dire una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute per gli interventi di miglioramento dell’accessibilità in edifici già esistenti, fino al 31 dicembre 2025. Tale bonus è detraibile in 5 quote annuali e si applica a tutte le opere idonee a rendere gli edifici e le abitazioni accessibili e fruibili ai soggetti con disabilità o con ridotta mobilità, come ad esempio l’installazione di nuovi impianti montascale, ascensori e pedane.

 

La detrazione presenta un limite massimo di spesa che cambia in base agli edifici interessati:

  • 50mila euro per gli edifici unifamiliari o le unità immobiliari collocate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da oltre 8 unità immobiliari.

Inoltre, a differenza del bonus introdotto con la Legge di Bilancio precedente, viene inserito un nuovo requisito da soddisfare: “Per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale […] è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio”.

La detrazione, dice l’Agenzia delle Entrate, “spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito”. Per usufruire dell’agevolazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, quindi dimensioni e caratteristiche devono essere a norma.

Possono usufruire del bonus barriere architettoniche - anche nel 2023 - persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali). Restano esclusi coloro che possiedono solo redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva, in quanto l’agevolazione consiste in una detrazione del 75% dall’imposta lorda.

Tra gli interventi che possono far accedere all’agevolazione ci sono: installazione ascensori e montacarichi; installazione montascale; realizzazione di un elevatore esterno; costruzione rampe; interventi atti a favorire la mobilità interna attraverso l’utilizzo della comunicazione, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, ristrutturazione viali d’accesso per ipovedenti; sistemazione posti auto con la creazione di aree di parcheggio riservate ai disabili; interventi di adeguamento di servizi igienici e lavori di sistemazione di impianti elettrici e citofoni e domotici, per consentire a tutti piena accessibilità, manovrabilità e utilizzo degli appartamenti.